giovedì 28 febbraio 2013

Cuscinetto portafedi per un Amore oltreoceano

Mi è stato chiesto di realizzare un cuscinetto portafedi.
Nessuna informazione aggiuntiva, se non la data in cui si sposeranno (tra l'altro molto vicina), i nomi degli sposi e che a loro piace il color giallo.
Munita di questi dati, ho iniziato la ricerca nel mio archivio e sul web per soddisfare la richiesta nel migliore dei modi: alcune ore dopo ho escluso animaletti in abiti nuziali, angolini di chiese addobbate, bottiglie di spumante stappate.... d'un tratto mi sono imbattuta in uno splendido cuore: mi ha ricordato un nastro che si avvolge, s'intreccia come la vita di due persone quando scelgono di fare questo passo che si chiama matrimonio, e decido che sarà il soggetto per la mia realizzazione. Due semplici calle (calla=modestia, nel linguaggio segreto dei fiori) donano quel tocco di freschezza e vita al ricamo.


Il risultato mi soddisfa: è elegante e colorato, classico e giovane allo stesso tempo.

Ora non gli resta che prendere il volo, perchè gli sposi diventeranno tali in Australia!!!!!
Che emozione sapere che una mia creazione troverà casa oltreoecano!

Intanto.... Auguri agli Sposi!!!!!!!

mercoledì 27 febbraio 2013

Cura miracolosa per un'inguaribile romantica

Passeggiando per le vie di Mantova, mi sono imbattuta in alcune librerie e, come mio solito, sono entrata a curiosare.
Ero reduce da alcune letture abbastanza impegnative, una di carattere storico ed una di peso più emotivo. Mi sono quindi detta di lasciar riposare un pò la mente.... ma poi vedo l'ultimo romanzo della sorellina della Kinsella e non resisto. So che scrive di temi leggeri, anche abbastanza allegri, e mi lascio tentare, facendo il mio acquisto.
Ne resto piacevolmente colpita.... sia per gli argomenti trattati, sia per un'impronta un pò più seriosa rispetto a testi precedenti della stessa autrice. Soddisfatta anche per la doppia visione maschile e femminile dei temi affrontati.
Penso che alla fine gran parte delle lettrici, anche se si sentono un pò più pragmatiche, vorrebbero avere tra le mani il manuale dell'inguaribile romantica di cui si parla in questo romanzo.... ma esisterà davvero?!?!
 
 
Dalla copertina:
Se sei in cerca del vero amore, è troppo chiedere fuochi d’artificio e un fascinoso cavaliere in uno sfavillante completo Armani? Pare proprio di sì, visto che la trentenne Kate Hetherington non è riuscita a trovare uno straccio di fidanzato in tutta Londra, nonostante abbia tentato ogni carta: da imbarazzanti serate di speed dating a biglietti da visita lasciati cadere “casualmente” davanti agli occhi di un affascinante sconosciuto incrociato in un bar... I suoi migliori amici Sal e Tom (decisa¬mente più pragmatici) la prendono in giro per il suo romanticismo senza speranza, ma Kate non ha dubbi: vuole vivere una vita da favola. Dopo essersi imbattuta in un vecchio volume dal titolo Manuale per inguaribili romantiche, Kate decide di metterne in pratica i consigli. E come per magia incontra Joe Rogers, un attore americano da far girare la testa: finalmente l’uomo perfetto! Ma Sal e Tom sembra¬no tutt’altro che entusiasti: sono solo invidiosi, o forse sanno qualcosa sull’amore che non è riportato in nessun manuale?
 
Buona lettura!

domenica 24 febbraio 2013

Bambine!?!

E' appena andata via la mia nipotina Giulia!
Ho ancora stampato in faccia un sorrisino stupido, regalo di qualche ora trascorsa con lei... e mi ritrovo a pensare che forse sono proprio i bambini i veri custodi dei poteri magici più svariati: Giulia, questa sera, ne ha utilizzati parecchi!

Il primo, quello che ti fa sciogliere come burro sotto il sole, lo ha attuato solo per collegamento telefonico, chiedendomi per direttissima se, visto che ero a casa, poteva venire da me... ed io, che semplicemente la adoro, non ho esitato un attimo!

Per il secondo è stato sufficiente varcare la soglia della mia casina, togliersi il giubbino e, guardandomi con occhietti da ruffiana, sollecitare l'inizio di un gioco assieme: è nata così la sua famiglia in versione bastoncino abbassalingua, pennarelli, lana e l'immancabile occhietto dondolante.
Ovviamente l'addetta colla era lei, ed a un mio suggerimento di lavarsi le mani impiastricciate, la risposta è la ben nota "mi piace la colla che si stacca dalle dita... sembra pelle!" - Vi ricorda qualcosa?!?

Per cena, decidiamo un semplice e veloce toast: alla domanda "lo vuoi con prosciutto cotto, maionese, sottilette e insalata?" lei risponde "no, me lo faccio io, come voglio io!" e inizia a mettere la sottiletta sulla fetta di pane, una mezza (chissà perchè mezza!) fetta di prosciutto sulla sottiletta, una generosa spruzzata di maionese sul prosciutto, il tutto coperto dalla fetta di pane.... bene, lo metto nel tostapane e lei sbotta con un "ho dimenticato di mettere l'insalata!".... ma, non era forse come glielo avevo proposto io?!?!

Dopo cena, compito di una donna, è sistemare almeno la cucina.... con Giulia nei paraggi NO!! Con Giulia, dopo cena, si apre un "negozio", che con la situazione economica del momento è già una bel sogno!
Per lei, entrare nella mia craft-room piena di riviste, bottoncini, stoffe colorate, pennarelli e matite di ogni genere, gomitoli di lana e tant'altro ancora, è come andare al luna-park, e dopo aver capito come distribuire tutto, comincia a commercializzare i miei prodotti che fin prima del suo arrivo erano bene in ordine! Al mio ingresso nel negozio vengo subito ripresa.... perchè caspita, le porte dei negozi fanno "dling-dlong" e io me ne sono dimenticata!!!
Chiedo, scelgo, compro, mi sento dire anche che alcuni prodotti che ha davanti arriveranno nei prossimi giorni (mah!) e pago con i soldi del Monopoli.... e guardo lei, felice di questo gioco improvvisato.

Arriva mio fratello a prendere la sua bambina e lo vedo che guarda lei, poi guarda me... sorride, lui che ci ha viste bimbe entrambe, nella realtà (anche se in tempi diversi) e in questa serata magica dove solo Giulia, con la sua spontaneità, i suoi vizietti, i suoi teneri 8 anni, ha creato per noi una macchina del tempo, rendendo speciale una domenica sera carica di neve e pioggia, ma tanto calda e accogliente nei nostri cuori!


giovedì 21 febbraio 2013

Cuscino nato da un R.I.S.S.

Post veloce per annunciarvi la "nascita" di un cuscino!



Il tutto è nato dall'incontro virtuale con alcune ricamine, che han fondato un gruppo su facebook:
 
R.I.S.S. * Ricamare Insieme Senza Stress
 
Sinceramente non saprei dirvi neppure io come, da quali amicizie comuni, ma ringrazio di cuore Monica  per avermi iscritta e permesso di partecipare ad un evento tanto coinvolgente quanto tranquillo e sereno! Visti i risultati di tutte le ricamatrici del gruppo, posso dire a gran voce che lo scopo è stato raggiunto!
 
Lo schema è decisamente dei più attuali: un pò ovunque e di vari colori, si vedono quadretti, tazze ed ogni altro genere di prodotto con la corona (anche in differenti forme) e  l'ormai nota frase "Keep Calm and" ... di tutto e di più! E come potevo, io, un'amante del ricamo a punto croce, esonerarmi da questo simpatico lavoro, che tra l'altro non comunica niente di più vero, cioè che mantenendo la calma si possono creare opere stupende con il punto croce?
Lo schema, tra l'altro, è assolutamente dei più elementari, e stabilendo una scritta monocromatica, anche molto veloce.
Ma chi mi conosce lo sa: ho il potere di complicarmi la vita autonomamente, e così scelgo una matassina DMC di un colore sfumato (verde= tranquillità, speranza) e un filo verde metallizzato per dare lucentezza al lavoro. Bene... avete mai lavorato con il moulinè metallizzato? Un dramma! Si attorciglia, si sfilaccia, sembra addirittura che si consumi prima del filato classico! E il bello è che lo sapevo.... ma di coccio sono!!! Armata di molta pazienza (altrimenti che RISS è!?!) ho ricamato punto per punto questo schema, che ho voluto far diventare un cuscino, da sistemare sul divano, nel mio angolino del ricamo! 
 
Per confezionarlo, ho avuto un'aiutante speciale....


Più che altro Fanalina ha fatto da supervisore, ma garantisco che questo schema (e soprattutto il cuscino) le è piaciuto moltissimo!!!

domenica 17 febbraio 2013

Risotto all'arancia

Mio marito dice che sono brava a cucinare i risotti.... in realtà non sono appassionata di questo cereale, ma penso che sia uno degli ingredienti più "versatili" in cucina, che meglio si sposa con tanti sapori diversi. E così, per il pranzo di oggi, mi sono dedicata al risotto all'arancia!
 
Ingredienti (per due persone):
160 gr di riso
4 arance rosse
2 cucchiaini di miele
olio d'oliva
misto per soffritto
dado
vino bianco
 
 
 
Fate soffriggere in poco olio il misto di sedano, carote, cipolle (io, per pigrizia/praticità, utilizzo quello surgelato!) e mezzo cubetto di dado.
 
 
Aggiungete il riso, e iniziate a versare un pò di vino bianco, in modo che il riso non s'attacchi alla padella e inizi a cuocere.
 
 


Nel frattempo, spremete le arance, il cui succo servirà per tenere il risotto "bagnato" nella fase di cottura (per intenderci, da versare al posto del classico brodo).

 
 
L'arancia, ovviamente, tende a lasciare un sapore un pò acidulo nel risotto... per addolcirlo, quasi a fine cottura, faccio sciogliere un pò di formaggio Emmenthal....
 

 
 
... e a fine cottura lascio caramellare un paio di cucchiaini di miele!

 

Il vostro risotto è pronto, servitelo semplicemente così, o, per chi non rinuncia al formaggio, con una spolverata di grana grattuggiato!

 
 
Buon appetito!!

 

 

 
 
 
 

 

venerdì 15 febbraio 2013

Il Club dei Ricordi Perduti

Molto spesso riteniamo che i problemi si accaniscano solo su di noi, sulle nostre famiglie, e non riusciamo a guardare oltre.... Eppure, la vita, mette a dura prova ciascuno di noi. Ed ogni persona, cerca la propria via di fuga, un metodo personalissimo per superare i momenti più difficili, per sopravvivere.... In questo libro, la "scappatoia" è il lavoro a maglia, perchè "c'è qualcosa di speciale nel lavoro a maglia: ti devi concentrare, ma non troppo; le tue mani continuano a muoversi, ma i pensieri si calmano". Provare per credere! (PS: vale anche con altre tecniche creative!!).
 

Dalla copertina:
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.

Buona lettura!

giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino

Anche quest'anno, eccoci in un tripudio di cuori, rose rosse e cioccolatini di ogni gusto per festeggiare San Valentino, il patrono degli innamorati!

Ma vi siete mai chiesti perchè è indicato come il protettore di chi ama? Beh, sono andata a fare una piccola ricerca, e sono incappata in alcuni "miracoli" che sembra abbia compiuto durante la sua vita:
  • Nella prima leggenda si racconta che Valentino compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca della nobile famiglia a cui era stato "affidato" dopo una grazia. Quand'egli stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si concluse con le parole: «...dal tuo Valentino...».
  • Nella seconda, si dice  che un giorno, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando e porse loro una rosa esortandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si riappacificarono! Secondo alcuni, in questa versione, il santo fece volare attorno agli innamorati alcuni piccioni che si scambiavano gesti d'affetto, da qui l'espressione "piccioncini"!
  • Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall'amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.

 Visto sotto questi aspetti, questa giornata invoglia a festeggiare con il proprio compagno, ma lo ammetto, a me, l'idea del consumismo mi raffredda proprio! Già a Gennaio vedi spuntare cuoricini rossi e rosa ovunque, alle porte dei ristoranti compaioni menù-coppia quasi sempre a base di solo pesce, nelle cartolibrerie/articoli da regalo si vendono solo oggetti con cuoricini, biglietti con frasi d'amore già stampate, e poi ci sono loro, i sempreverdi... ops, sempre argento-blu cioccolatini, che sembra si vendano solo in questo periodo! Sarà, ma io preferisco le tavolette ai cereali o i cioccolatini dell'autista Ambrogio!

E allora.... perchè non organizzare una piccola sorspresa per il mio maritino, senza dovere entrare in un negozio? Armata di feltro e carta ho realizzato per lui il più semplice e vero dei messaggi...
 

 
 
 


 Festeggiate innamorati.... festeggiate ogni giorno!!!!
 
 

sabato 9 febbraio 2013

"Brioches" di mele

Ops! Il mio maritino mi avverte che nel frigorifero c'è un rotolo di pasta sfoglia prossimo alla scadenza...
E' necessario correre ai ripari (perchè in casa mia, non si getta nulla... o quasi!)...
 
L'idea è preparare delle semplicissime sfoglie alle mele, ma a forma di brioches, quindi le mele ne saranno il "ripieno"!
 
 
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia

1 uovo
1 mela
zucchero in granella
 
 
Srotolate la pasta sfoglia, tagliatela a spicchi e spennalatela con un uovo sbattuto.

 
 
Spelate le mele e tagliatele a fette, non troppo spesse.
 
 
Appoggiate le fette di mela sulla parte larga dei "triangoli" di pasta sfoglia.
 
 
Arrotolate la pasta sfoglia, partendo proprio dalla parte più larga verso la punta e spennellate la superficie con l'uovo sbattuto avanzato.
 
 
Cospargete la  superficie con un pò di zucchero in granella.
 
 
Cuocete a 180° per circa 15/20 minuti.
 
 
Sfornate e lasciate intiepidire...
 
 
Non vi resta che disporre le vostre brioches su un bel vassoietto..... e gustare questi velocissimi dolcetti, tiepidi (come piacciono a me!) o completamente raffreddati (come li preferisce mio marito!). 
 
 
Vi sono piaciuti?
 
 
 
 


giovedì 7 febbraio 2013

Ritorno alla mia prima passione!

Sono passati 16 anni da quando ho iniziato a lavorare, appena diplomata.
Durante il periodo di affiancamento, ho conosciuto una collega, Simona, da cui è nata un'amicizia, che negli anni si è via via arricchita.
Conoscevo già l'arte del ricamo, ma forse per la mia giovinezza (avevo 19 anni!) non ne ero attratta. Quando lei mi ha mostrato alcuni lavori che faceva per decorare la sua futura casa, mi è scattata una piccola scintilla! Lei ricamava a punto croce, e ha creato oggetti di ogni tipo: asciugamani, salviette, quadri, copri-lampade...  Mi ha subito affascinato questo mondo fatto di fili di svariate tonalità e sfumature, tessuti di ogni colore e quadratini in molte dimensioni, schemi più o meno facili per lavori di vario genere. Mi son detta "perchè non provare?!?" e, acquistando alcune riviste, e sfruttando fili e tele della mamma, ho provato il punto croce!

Custodisco ancora il lavoro di prova, eccolo...


... beh, lo ammetto, il retro è un vero disastro!!! Ma da principiante autodidatta, ho trovato tutta la motivazione per andare avanti, migliorarmi e realizzare tantissimi articoli di cui oggi vado orgogliosa!

Al punto croce, ho affiancato il ricamo libero (tipo punt'erba, punto pieno, punto margherita etc...).
Nell'elenco delle mie arti femminili, trovano posto anche un pò di lavoro a maglia e alcuni esperimenti di uncinetto (per il momento senza validi risultati!). Grazie all'incontro con un'amica lellandina, Monica, ho sperimentato anche il Plastic Canvas!

Da alcuni anni mi sono buttata nel cucito: abbigliamento (poco e impreciso) e "creativo". Nel cucito è tutto un pò più facile... taglio, cucio, imbottisco se necessario, decoro con nastri, bottoni e piccoli accessori, e in breve tempo vedo "nascere" il mio nuovo lavoro!  Queste operazioni mi entusiasmano, perchè liberano un pò la fantasia, e in qualche modo alcuni problemi sono più facilmente risolvibili!
Per questo ho abbandonato un pò il ricamo a punto croce, non sentendone la mancanza!

Da alcune settimane, sull'ormai noto Facebook, sono stata aggiunta ad alcuni nuovi gruppi di ricamo a punto croce. Questi gruppi sono molto attivi, e organizzano circostanze di vario genere.
Ho aderito ad alcuni di questi eventi : 1) SAL calendario Lizzie Kate; 2) RISS Keep Calm; 3) SAL Sentimenti Lizzie Kate.

Ho appena terminato il ricamo dei primi due mesi dell'anno, e mi sono ritrovata nuovamente innamorata del punto croce! Perchè se è vero che è molto più lento nella sua lavorazione, se è vero che bisogna essere il più precisi possibile, se è vero che a volte un banale errore significa disfare buona parte del lavoro eseguito, è pur vero che vedere sezioni di tela bianca colorarsi con ago e filo è sbalorditivo, toccare lo "spessore" che ogni punto regala alla stoffa "pianeggiante" è entusiasmante, vedere i segni che l'ago ha lasciato sul tuo dito, pungendolo,  regala quella cognizione di avere l'arte tra le mani!

E va bene anche l'alternanza tra varie e diverse attività manuali, perchè cimentarsi in cose nuove, a volte, ci dona la possibilità di meravigliarci ancora di ciò che sappiamo fare e ci stimola per  nuove future esperienze!

martedì 5 febbraio 2013

"Regali" inaspettati!

Ognuno di noi ha il proprio modo per esprimere i sentimenti che prova.... Spesso le parole non bastano, o non si riescono a pronunciare frasi che liberino tutto il calore che celano....

Questa sera, inaspettatamente, il mio papà m'ha portato un dolcissimo pensiero...

 
Non posso descrivere cosa ho provato, vi svelo solo che tuttora stò sorridendo!! :-))
 
E' una specie particolare di bucaneve, che ha raccolto appositamente per me (questo), ma uno anche per la mia mamma e la mia sorellina, alla quale, essendo in dolce attesa, è toccato un bucaneve con il bocciolino oltre al fiore!
 
Lascerò per un pò questo piccolo fiore in mezzo ai rametti del nostro ulivo, e poi lo farò seccare tra le pagine di un libro....
 
Questo semplice gesto, da una delle persone che amo di più al mondo, ha reso questa giornata speciale!
 
Grazie papà! Ti voglio un mondo di bene!!!!

domenica 3 febbraio 2013

Caterina da Vinci e il segreto di Leonardo

Leggendo i romanzi storici, mi sono sempre lasciata attirare e avvolgere da quell'atmosfera tutta particolare di costumi, abiti, comportamenti, sfarzosità e povertà che si sono mescolate nel passato.
In tutti, ho trovato la chiave storica che mi ha portato a ricercare in libri ed enciclopedie (Wikipedia?!? No no no!!! Adoro il cartaceo!) lo specifico periodo in cui gli eventi si sono verificati, approfondendo la situazione in cui sono ambientati i fatti narrati nei romanzi....
 
La stessa cosa ho fatto per questo libro che ho appena terminato...

 
Dalla copertina: 
«Avevo quindici anni quando, nel 1452, ho dato alla luce un figlio illegittimo nella piccola città di Vinci. Il suo nome era Leonardo, e avrebbe cambiato il mondo per sempre».
Frutto della breve e intensa passione tra Caterina e il nobile Piero da Vinci, Leonardo è un figlio illegittimo: essere marchiati come bastardi può voler dire ripudio, abbandono, morte. Sarà solo l’amore di sua madre a salvarlo: Caterina intuisce subito il talento del bambino e persuade Piero a farlo lavorare come apprendista a Firenze, presso la bottega del Verrocchio. E, per seguirlo nella culla del Rinascimento, in un’epoca in cui per le donne era pericoloso vivere da sole, è costretta a travestirsi da uomo, ad assumere le mentite spoglie di Cato l’erborista e a ricorrere a mille stratagemmi per mascherare la sua femminilità… Grazie all’educazione alla filosofia e alle arti alchemiche ricevuta dal padre, Caterina si inserisce nella cerchia di amici di Lorenzo de’ Medici, assiste ai grandi stravolgimenti storici del XV secolo e al fiorire del genio di suo figlio… Dalle strade polverose di Vinci ai fasti della Firenze quattrocentesca, Caterina da Vinci e il segreto di Leonardo narra l’appassionante ascesa di un artista poliedrico e immortale, immerso nella turbolenta vita della città che ancora oggi ne conserva l’eredità.
 
Buona lettura!
 

sabato 2 febbraio 2013

Apple Pie - La mia torta di mele

Eccomi in cucina.... oggi, complice la pioggia che scende incessantemente, ho voglia di "scaldare" questa stanza e profumare deliziosamente il mio appartamento....
 
Per accontentare la mia dolce metà, preparerò per lui la torta di mele, di cui và ghiotto!


Ingredienti:
2 mele
2 tuorli
150gr di zucchero
50gr di burro
1/2 bicchiere di latte
180gr di farina
1 bustina di lievito per dolci
sale


Inizio mescolando i tuorli con lo zucchero.


Nel microonde faccio sciogliere il burro...

 
...e ne unisco un pò più di metà al composto montato, aggiungendo il latte, la farina, il lievito ed un pochino di sale. Mescolo bene tutti gli ingredienti...
 
 
Nel frattempo, preparo pelate e tagliate a tocchetti le mele, che aggiungerò all'impasto, semplicemente mescolandole con un cucchiaio...
 
 
 Verso l'impasto nella tortiera, foderata con la carta da forno...
 
 
 
... e spargo ciò che è rimasto del burro sciolto sopra la torta, su cui poi aggiungerò qualche cucchiaio di zucchero e una spruzzata di zucchero in granella.
 

Inforno a 180° per circa 30 minuti.

 
 
Lascio intiepidire qualche minuto...
 

... e la sposto nella tortiera...

 
Semplice, veloce e gustosa!